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3 Maggio 2024

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Cho Oyu: Alasdair Mckenzie, 19 anni, tenta il versante Sud

Alasdair Mckenzie. Fonte instagram

Lo scalatore franco-svizzero è diretto al Cho Oyu con cinque forti guide nepalesi di Seven Summit Treks. Tenterà il ripido versante nepalese che ha già respinto 4 team negli ultimi tre anni

In questa stagione, l’unico straniero che tenterà il Cho Oyu dal versante nepalese è il giovane alpinista franco-svizzero Alasdair McKezie, un 19enne in cerca di record. L’alpinista sarà supportato da cinque sherpa dell’agenzia Seven Summit Treks.

Nato il 20 giugno 2004, McKezie, intende diventare l’alpinista più giovane a completare i 14×8000.

Inizialmente McKenzie faceva parte della squadra di Seven Summit Treks che puntava allo Shisha Pangma. Tuttavia, i ritardi nella concessione dei pemessi da parte delle autorità cinesi hanno indotto l’alpinista franco-scozzese a cercare un’alternativa. Alla fine ha deciso di tentare il Cho Oyu da Sud, senza considerare che ben altre quattro squadre ci hanno provato negli ultimi tre anni e tutte hanno fallito.

McKenzie ha scalato per la prima volta il Cervino a 16 anni. In Himalaya, nel 2021, ha tentato la prima scalata del Baruntse. All’inizio, come parte di una spedizione gestita da EliteExped, ha scalato il Lhotse (8.516 m) prima del suo 18° compleanno. Secondo il Guinness World Records (GWR), il giovane ha impiegato quattro giorni a raggiungere il vertice il 15 maggio 2022.

McKenzie si è poi affidato a Seven Summit Treks.  Nel 2022, dopo il Lhotse, ha scalato il Makalu e ha tentato il Dhaulagiri e il Manaslu. L’anno scorso ha completato 10 vette: Annapurna, Dhaulagiri, Everest, Kangchenjunga, Nanga Parbat, Broad Peak, K2, Gasherbrum I e II e Manaslu, tutte con l’ausilio di O2 supplementare  e il supporto di sherpa.

Il progetto di McKenzie sul Cho Oyu

Vetta del Cho Oyu, da C3 sul versante nepalese. Fonte Gelje Sherpa

Salvo aggiunte dell’ultimo minuto, questa primavera McKenzie sarà l’unico straniero a scalare il Cho Oyu dalla parete Sud e sarà supportato da Mingtemba Sherpa, Chhangba Sherpa, Wangbak Sherpa, Phurba Sherpa e Lakpa Tenji Sherpa, come riporta Everest Chronicle.

Va ricordato che gli operatori nepalesi  hanno trascorso gli ultimi anni a cercare di esplorare una via commerciale sul versante Sud del Cho Oyu. Il problema è che non esiste una via facile per raggiungere la cima dal Nepal. Solo pochi alpinisti altamente qualificati hanno osato tentare le pareti e le creste a strapiombo della sesta montagna più alta del mondo, con i suoi 8.188 metri. Pochi ci sono riusciti. Per le salite commerciali, le squadre avrebbero bisogno di personale sherpa forte, di corde e O2 supplementare in abbondanza e di molti campi alti.

Due forti squadre di sherpa, guidate rispettivamente da Mingma Dorchi Sherpa (Pioneer Adventure) e da Gelje Sherpa, hanno tentato di trovare questa ambita “via commerciale” nell’inverno 2021/22. Mingma Dorchi ha tentato la cresta Sud dal versante di Thame, raggiungendo  i 7.700 metri. Il team di Gelje, salendo dal versante di Gokyo, ha  raggiunto i 7.900 metri, prima di essere costretta al ritiro a causa delle condizioni meteorologiche avverse.

Le due squadre ci hanno riprovato nell’autunno del 2022, sperando di trovare condizioni meno rigide, mentre  Kristin Harila e Adriana Brownlee lanciarono un altro tentativo all’inizio dell’inverno, sotto la guida di Gelje Sherpa, ma furono respinte dai forti venti.

Nell’autunno 2023 una squadra russa guidata da Andrei Vasiliev ha fatto un tentativo sulla cresta Sud (SSW), ma alla fine ha rinunciato a 7.335 metri, a causa del maltempo.

Cho Oyu, parete Sud (Nepal)

Il Cho Oyu, che in tibetano significa Dea Turchese, è  uno degli ottomila più scalati dopo l’Everest.

Secondo l’Himalayan Database, dalla sua prima scalata, avvenuta nel 1954, ci sono state finora 2.806 ascensioni di successo effettuate da alpinisti  e 1.247 da parte di guide. Solo 135 di queste salite sono state effettuate dalla parete Sud.

Si ritiene che la scalata del Cho Oyu dalla parete Sud sia adatta solo per l’alpinismo leggero, ma le agenzie di spedizione nepalesi sembrano intenzionate ad aprire una via commerciale. Ottenere un visto cinese, per non parlare del permesso di scalata, è diventato sempre più difficile negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia di Covid del 2020.

La Cina finora non ha rilasciato alcun permesso per gli stranieri nella stagione primaverile attualmente in corso. L’alto costo del permesso è un altro fattore significativo, in quanto la salita attraverso il Tibet costa circa 9.000 dollari, mentre in Nepal costa solo 1.800 dollari.